La tela bianca. Genesi di un capolavoro.
di Alcidonio Ursitti
Il governo Repubblicano spagnolo commissiona a Picasso una grande opera da esporre all’esposizione Universale di Parigi del 1937 per rappresentare la Spagna tormentata da una dolorosa guerra civile.
La guerra di Spagna, conseguenza di un colpo di stato militare del 1936 delle forze nazionaliste stanziate nel Marocco spagnolo e guidate dal generale Francisco Franco che dopo circa tre anni prende definitivamente il potere fino alla morte nel 1975.
Picasso sconvolto dal conflitto in patria torna a Parigi pur essendo direttore del museo del Prado a Madrid, qui concepisce una tavola di disegni contro il generale Franco dal titolo “Sogni e menzogne di Franco”, una serie di vignette ironiche di denuncia contro l’usurpatore. Naturalmente la storia e i dettagli sono ampiamente divulgati altrove ma a noi interessa capire cosa è successo a Picasso. Dopo il pamphlet delle vignette non riusciva a realizzare il grande dipinto avuto in commissione tanto da rinunciare all’incarico.
Il 26 aprile del 1937 Picasso apprende la notizia della strage nazifascista di Guernica, dai giornali apprende i dettagli e le foto dell’orrore. Il bombardamento ad opera della legione Condor, la storica aviazione militare tedesca ha praticamente distrutto la cittadina basca con centinaia di vittime. Un silenzio assordante incombe sul pittore, una notte di immane dolore lo coglie impreparato. La sua notte oscura fatta di incubi.
Il primo di Goya con il “Sonno della ragione che genera mostri”, poi dello stesso Goya, “La fucilazione del 3 maggio 1808”. Le pareti della stanza buia prendono forma con cose, animali e persone in un groviglio osceno e senza senso. Urla e grida angosciose di dolore, suoni deformati di trombe e campane, versi orribili di animali straziati. Boati di bombe, fiamme e lampi. Tutto senza colore in un cupo grigio alternato da un nero di morte e un bianco ombrato di sangue scuro. Poi lentamente tutto si mischia in un incessante vortice di grigi come la lava di un vulcano che si raffredda. Davanti ai suoi occhi stanchi una enorme ombra omogenea che lentamente si rischiara alla luce di un’alba penosa che filtra da una finestra alla sua destra. Infine una parete bianca, la sua tela bianca pronta per l’opera da esporre all’esposizione universale di Parigi del prossimo anno.
In quei giorni angosciosi la sua vita gli scorre davanti come in un film, l’infanzia e l’adolescenza con i genitori, la sorella, gli amici e le amanti, poi i capolavori dei grandi maestri, i suoi lavori, i suoi quadri, le sfide. La sua anima sta per esplodere, rabbia, amore, odio. Picasso decide di accettare nuovamente l’incarico ricevuto, questo lo calma, come una valvola a pressione che sfiata con forza il vapore in eccesso. La sua enorme tela bianca è pronta, l’opera più potente della sua vita è stata concepita, il frutto di uno stupro subito, un bambino o una bambina che non doveva nascere ma che la violenza della guerra ha imposto e voluto.
Il 26 aprile del 1937 nasce Guernica, dipinto concepito dalla violenza nazifascista. Guernica, senza colore come un uomo o una donna senza patria è il simbolo di un evento storico preciso che ancora oggi più di prima grida al mondo: Pace! Pace!! Pace!!!
Autore: Alcidonio Ursitti, perito tecnico del trasporto aereo e dipendente delle Ferrovie dello Stato come macchinista fino al pensionamento nel 2021. Laureato in Storia e conservazione del patrimonio artistico e archeologico presso l’Università Roma Tre.
Fotografia di autore sconosciuto concessa in licenza CC BY
P.S. Sitografia e filmografia aggiunti dal Referente del Blog Giano PH
BIBLIOGRAFIA
Picasso. Audiolibro Audible – Edizione integrale Chiara Rebutto (Autore), William Angiuli (Narratore), Carlotta Oggioni (Narratore), Librinpillole (Narratore), & 1 altro
SITOGRAFIA
“Guernica”, manifesto universale contro gli orrori della guerra. Pearson. (n.d.). Lezioni di Arte. Michele Tavola. Visitato il 5/3/24. (Collegati)
FILMOGRAFIA