ROMA BOMBARDATA 1943-1944. OPERAZIONE CROSSPOINT
La mostra illustra un periodo particolarmente tragico della Storia italiana con il primo bombardamento di Roma del 19 luglio, il quale sarà determinante con il successivo ordine del giorno Grandi – talvolta indicato come mozione Grandi che fu uno dei tre ordini del giorno (O.d.G.) presentati alla seduta segreta del Gran Consiglio del Fascismo convocata per sabato 24 luglio 1943. L’O.d.G. fu approvato e provocò il 25 luglio 1943, la caduta del ventennale regime fascista presieduto da Benito Mussolini, con il conseguente arresto del Duce, per ordine del re Vittorio Emanuele III.
Questa mostra è nata dopo il ritrovamento di alcune fotografie inedite dei quartieri Prenestino e Pigneto (1943-1944).
Le foto vennero scattate da Felicetta Niglio, abitante in Via Montecuccoli (n.d.r. Strada in cui venne poi girato, da Roberto Rossellini, il film “Roma città aperta”), la quale, subito dopo il bombardamento fotografò le rovine dei quartieri con una macchina fotografica Kodak prestata da un suo amico avvocato.
La mostra è provvista di due pannelli introduttivi di come gli Alleati, in accordo con lo stato di Città del Vaticano, giunsero alla decisione di bombardare Roma e due carte, di produzione americana, in scala 1:10000 di Roma nord e Roma sud con segnalati obiettivi sensibili.