La Storia di Hamas: Dall’Origine all’Attualità

338
Uomini armati di Hamas sono in formazione prima di un rilascio di ostaggi a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, febbraio. 8, il 2025. (Foto di Abdel Kareem Hana)
Tempo di lettura: 4 minuti

a cura redazione BLOG Giano PH

Hamas, acronimo di Harakat al-Muqawama al-Islamiyya (Movimento di Resistenza Islamica), è una delle organizzazioni politico-militari più influenti e controverse del Medio Oriente. Fondata nel 1987 durante la Prima Intifada palestinese, Hamas ha rappresentato una nuova fase nel conflitto israelo-palestinese, combinando ideologia islamista, attività di resistenza armata e partecipazione politica. Questo articolo ripercorre la sua evoluzione storica, analizzando le sue origini, lo sviluppo, le trasformazioni e il ruolo attuale.

Le Origini: tra Fratellanza Musulmana e Intifada

Hamas nasce come ramo palestinese della Fratellanza Musulmana, un movimento islamista fondato in Egitto negli anni ’20. Fino alla metà degli anni ’80, la Fratellanza aveva limitato il suo coinvolgimento diretto nel conflitto con Israele, preferendo attività sociali e religiose. Tuttavia, lo scoppio della Prima Intifada (1987) spinse una parte dei suoi membri a fondare un’organizzazione dedicata alla resistenza armata: così nacque Hamas.

Il suo statuto del 1988 definisce Hamas come un movimento islamico impegnato nella liberazione della Palestina attraverso il jihad contro Israele, con una visione profondamente religiosa e antisionista.

Anni ’90: Conflitto, Attacchi e Distanza da Oslo

Durante gli anni ’90, mentre l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) negoziava con Israele gli Accordi di Oslo (1993), Hamas si opponeva fermamente a qualsiasi forma di compromesso. Parallelamente, intensificava la sua campagna di attacchi suicidi contro obiettivi israeliani, guadagnando popolarità tra una parte della popolazione palestinese, ma anche subendo repressione da parte sia di Israele che dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP).

La Vittoria Elettorale del 2006 e la Frattura con Fatah

Nel gennaio 2006, Hamas ottenne una sorprendente vittoria alle elezioni parlamentari palestinesi, battendo Fatah, il partito dominante legato all’OLP. La comunità internazionale e Israele reagirono con ostilità, considerandola un’organizzazione terroristica. Le tensioni tra Hamas e Fatah esplosero in violenza nel 2007, quando Hamas prese il controllo della Striscia di Gaza con un colpo di forza, lasciando Fatah al comando della Cisgiordania.

Da allora, Gaza è sotto l’amministrazione de facto di Hamas, soggetta a un duro blocco israeliano e a ricorrenti guerre, la più recente delle quali è quella dell’ottobre 2023.

Hamas Oggi: Movimento, Governo e Milizia

Hamas si presenta oggi come un’entità ibrida: è al contempo partito politico, amministrazione territoriale e gruppo armato. Ha modificato parzialmente la propria retorica, come mostra il nuovo documento politico del 2017, che riconosce la possibilità di uno Stato palestinese sui confini del 1967 (pur senza riconoscere lo Stato d’Israele). Tuttavia, continua a essere considerata un’organizzazione terroristica da Stati Uniti, Unione Europea, Israele e altri paesi.

Il suo braccio armato, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, resta attivamente coinvolto in scontri con Israele, mentre la componente politica cerca anche legittimazione internazionale, mantenendo legami con attori regionali come Iran, Qatar e Turchia.

La sede di Hamas è un concetto articolato, perché il movimento ha diverse componenti e sedi operative, politiche e militari, distribuite tra Gaza e altri Paesi. Ecco un riepilogo chiaro:


Sede principale: Striscia di Gaza

  • Gaza City è la sede de facto del governo di Hamas dal 2007, quando il movimento ha preso il controllo della Striscia di Gaza a seguito del conflitto con Fatah.
  • Da allora, Hamas amministra politicamente e militarmente la Striscia, controllando ministeri, scuole, ospedali, sicurezza interna e infrastrutture.
  • Non esiste un “palazzo ufficiale” di Hamas riconosciuto a livello internazionale, ma il potere è distribuito tra ministeri, caserme e uffici politici sparsi nella Striscia.

Ufficio politico in esilio (sede esterna)

  • Storicamente, Hamas ha avuto la sua leadership politica in esilio in diverse città del Medio Oriente:
    • Damasco (Siria) fino al 2012. Era la sede centrale dell’ufficio politico di Hamas.
    • Dopo la guerra civile siriana e la rottura con il regime di Assad, Hamas si è spostato tra Qatar e Libano.
  • Doha (Qatar) è oggi considerata la sede principale esterna del leadership politico di Hamas:
    • Qui risiede Ismail Haniyeh, leader dell’ufficio politico.
    • Il Qatar ospita Hamas anche per ragioni diplomatiche e di mediazione (negli ultimi anni ha avuto un ruolo chiave nei negoziati di tregua con Israele).
  • Beirut (Libano) e Istanbul (Turchia) sono altri luoghi dove Hamas ha rappresentanze o appoggi politici.

Braccio militare: Brigate al-Qassam

  • La componente armata, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, ha la sua infrastruttura militare principalmente all’interno della Striscia di Gaza, in parte sotterranea, con tunnel, depositi di armi e centri di comando mimetizzati.
  • Non è pubblicamente noto un luogo fisso per la leadership militare; i comandi sono spesso mobili e segreti, per sfuggire agli attacchi israeliani.

Sintesi

Settore Sede principale
Politico interno Gaza City (Striscia di Gaza)
Politico in esilio Doha (Qatar)
Militante / Militare Gaza (sedi coperte, tunnel, caserme)

 


Conclusione

Hamas rappresenta una sfida complessa per la pace in Medio Oriente: non solo per la sua attività militare, ma anche per il ruolo che gioca come espressione del malcontento popolare, dell’islamismo politico e della resistenza all’occupazione. Capire la sua storia è essenziale per valutare prospettive realistiche di pace e riconciliazione.


Bibliografia

  • Luca Steinmann, Hamas. Dalla resistenza alla guerra totale, Altaforte Edizioni, 2023.
    Un’analisi giornalistica e storica aggiornata, con uno sguardo sulle trasformazioni recenti del movimento e sulla guerra del 2023.
  • Alberto Negri, Medio Oriente. L’ultima guerra, Il Saggiatore, 2024.
    Ampio contesto geopolitico con attenzione a Hamas, Iran, e gli attori regionali. Utile per comprendere il ruolo di Hamas nelle dinamiche più ampie.
  • Michele Giorgio, Israele, mito e realtà. Il conflitto israelo-palestinese oltre la propaganda, Edizioni Alegre, 2017.
    Scritto da un giornalista esperto di Palestina, include diversi approfondimenti su Hamas e sul suo ruolo a Gaza.
  • Wasim Dahmash (a cura di), Palestina. Storia di un popolo, Edizioni Q, 2003.
    Una raccolta di saggi storici e politici, scritti da autori arabo-palestinesi e italiani. Hamas viene trattato come parte del panorama politico palestinese contemporaneo.
  • Paola Caridi, Hamas. Dalla resistenza al governo, Feltrinelli, 2009.
    Uno dei testi più autorevoli in italiano su Hamas. Approfondisce storia, ideologia, struttura e la vittoria elettorale del 2006.
  • Paola Caridi, Gerusalemme senza Dio. Ritratto di una città crudele, Feltrinelli, 2013.
    Sebbene non centrato solo su Hamas, è utile per comprendere il contesto urbano, politico e religioso in cui il movimento opera.
  • Chiara Cruciati e Michele Giorgio, Cinquant’anni dopo. 1967–2017. I territori occupati e il fallimento della soluzione dei due stati, Edizioni Alegre, 2017.
    Analisi critica dello status quo nei territori palestinesi; include approfondimenti sul ruolo di Hamas nella frammentazione politica palestinese.