a cura redazione BLOG Giano PH
La cartolina postale rappresenta una delle forme più affascinanti e accessibili di comunicazione epistolare nate in età contemporanea. In Italia, come nel resto d’Europa, la cartolina ha avuto un ruolo cruciale nella diffusione di messaggi brevi, nella propaganda, nella memoria collettiva e nella cultura visuale del XX secolo. Questo breve saggio intende ripercorrere le tappe principali dello sviluppo della cartolina postale italiana, contestualizzandola nei suoi aspetti storici, politici e culturali.
Le Origini: Funzione e Formato (1873–1890)
L’introduzione ufficiale della cartolina postale in Italia avviene nel 1873, sotto l’amministrazione del Regno d’Italia, ispirandosi al modello austro-ungarico già introdotto nel 1869. Le prime cartoline postali italiane sono emesse dallo Stato e presentano un formato semplice: un lato destinato all’indirizzo del destinatario e l’altro al messaggio. Non vi erano immagini, poiché il formato era considerato prevalentemente funzionale e amministrativo.
Il successo della cartolina risiede nella sua economicità e rapidità rispetto alla tradizionale lettera chiusa. Questo nuovo mezzo si adatta perfettamente alle esigenze di una popolazione in crescente alfabetizzazione.
La Cartolina Illustrata: Espansione e Cultura Visiva (1890–1915)
Con la liberalizzazione del formato e la possibilità per editori privati di produrre cartoline illustrate, si assiste a una vera esplosione del fenomeno. A partire dagli anni ’90 dell’Ottocento, la cartolina illustrata entra nell’immaginario popolare. Le immagini raffigurano vedute cittadine, monumenti, paesaggi, scene di vita quotidiana e personaggi famosi.
In questa fase, la cartolina non è solo un mezzo di comunicazione ma anche un oggetto da collezione e un veicolo di rappresentazione identitaria: le città si promuovono, gli italiani si riconoscono in immagini condivise del territorio e della nazione. In questo senso, la cartolina postale è uno strumento prezioso per lo studio dell’iconografia nazionale.
La Cartolina di Guerra: Propaganda e Sentimento (1915–1945)
Durante la Prima e la Seconda guerra mondiale, la cartolina assume un significato profondamente emotivo e ideologico. Le cartoline inviate dai soldati dal fronte diventano l’unico legame tangibile con le famiglie lontane. Le immagini spesso veicolano messaggi patriottici, allegorie nazionali o scene della vita militare. Sono testimonianze intime ma anche strumenti di propaganda e mobilitazione morale.
In parallelo, lo Stato italiano produce cartoline ufficiali a fini propagandistici, come accade durante il Fascismo, dove l’immagine è strettamente controllata e utilizzata per veicolare l’ideologia del regime.
Il Dopoguerra e il Boom Turistico (1945–1970)
Con la fine della guerra e la ripresa economica, la cartolina conosce una nuova stagione d’oro, legata allo sviluppo del turismo di massa. Le cartoline diventano souvenir popolari e strumenti di promozione turistica. Le vedute panoramiche, spesso in colori vivaci, rappresentano località balneari, città d’arte e paesaggi rurali, consolidando l’immagine dell’Italia come “bel paese”.
Il periodo è anche caratterizzato da un’intensa produzione industriale e dalla standardizzazione dei formati, con grandi editori come Alterocca e Vallardi.
Declino e Riscoperta (1970–oggi)
A partire dagli anni ’70, l’uso della cartolina postale entra in declino con l’avvento di nuove tecnologie comunicative (telefono, e-mail, social media). Tuttavia, negli ultimi decenni, la cartolina ha conosciuto una riscoperta come oggetto di collezionismo e studio accademico.
La cartolina postale è oggi un’importante fonte primaria per la storia sociale, culturale e visuale. Gli archivi cartofili sono risorse preziose per ricostruire microstorie, analizzare l’evoluzione del paesaggio urbano e rurale, studiare la costruzione dell’identità nazionale e l’estetica popolare.
Conclusione
La cartolina postale italiana non è solo un mezzo di comunicazione obsoleto, ma un documento storico stratificato, specchio delle trasformazioni sociali, tecnologiche e culturali dell’Italia moderna. Studiare le cartoline significa, in ultima analisi, osservare la storia attraverso l’occhio di milioni di mittenti e destinatari che hanno affidato a queste piccole immagini parole d’amore, notizie fugaci, paure e speranze.
Bibliografia
- Marzio, M. The Postal Age: The Emergence of Modern Communications in Nineteenth-Century America. University of Chicago Press, 2006.
- Friz, M. Cartoline italiane 1890–1945: Iconografia e propaganda. Einaudi, 2008.
- Alberti, L. L’Italia illustrata: Cartoline e cultura visiva nel Novecento. Il Mulino, 2014.
- Archivio di Stato di Torino, Collezione Cartoline Storiche Italiane (consultabile online).