a cura della redazione BLOG Giano PH
Introduzione

L’ex Pastificio Cerere costituisce uno degli esempi più significativi di riconversione di un complesso industriale in polo culturale nella città di Roma. Fondato all’inizio del XX secolo come stabilimento di produzione di pasta, l’edificio ha attraversato una parabola storica che ne ha fatto un simbolo di trasformazione sociale, urbanistica e artistica del quartiere San Lorenzo. Il percorso che conduce dall’attività manifatturiera alla fondazione di un importante centro di promozione dell’arte contemporanea evidenzia il ruolo dinamico degli spazi post-industriali nel ridefinire le relazioni tra produzione, cultura e territorio. Durante l’occupazione nazi-fascista di Roma il pastificio era prodigo nel distribuire, ai componenti del Fronte Militare Clandestino della Regia Aeronautica, sacchetti di farina bianca da 100.gr..
La Fondazione del Pastificio Cerere
La Società Anonima Pastificio Cerere nacque ufficialmente nel 1905, in un momento in cui Roma stava conoscendo una rapida industrializzazione. Il complesso produttivo, situato in Via degli Ausoni, si distingueva per la modernità degli impianti e per la monumentalità architettonica: mattoni faccia a vista, pilastri in ghisa, grandi finestre e un’impostazione tipica dei capannoni industriali del primo Novecento. L’attività produttiva proseguì fino agli anni Sessanta, periodo in cui la crisi del settore e le trasformazioni del tessuto economico determinarono la progressiva dismissione dell’opificio.
La Riconversione Artistica
Dopo anni di parziale abbandono, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta alcuni artisti scelsero di occupare spontaneamente gli spazi del pastificio per installarvi i propri studi. Questo fenomeno diede origine a un laboratorio creativo unico, in cui convivevano pittura, scultura, fotografia e sperimentazione interdisciplinare. Tra i protagonisti di questa prima stagione si ricordano Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Marco Tirelli e Piero Pizzi Cannella. Questo nucleo di artisti fu presto definito “Scuola di San Lorenzo”, termine che descrive tanto la condivisione degli spazi quanto l’affinità di ricerca.
La consacrazione pubblica di questa esperienza avvenne nel 1984, grazie alla mostra “Ateliers” curata da Achille Bonito Oliva, che aprì per la prima volta gli studi al pubblico e contribuì a proiettare la Scuola di San Lorenzo sulla scena internazionale.
La Fondazione Pastificio Cerere
Nel 2004, Flavio Misciattelli diede vita alla Fondazione Pastificio Cerere, ente no-profit finalizzato alla promozione e alla diffusione dell’arte contemporanea. La fondazione, inaugurata ufficialmente nel 2005 con l’esposizione “RESIDENTI”, ha assunto nel tempo una funzione di incubatore di progetti culturali, residenze d’artista, programmi educativi e mostre temporanee.
Oggi il complesso ospita, oltre agli studi di artisti storici e contemporanei, istituzioni formative come la Rome University of Fine Arts (RUFA) e l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (ISFCI). Gli spazi mantengono la memoria dell’archeologia industriale originaria, fungendo da modello di rigenerazione urbana e di ibridazione tra passato produttivo e ricerca estetica.
Conclusioni
Il Pastificio Cerere dimostra come la riconversione degli edifici industriali possa costituire un volano per la produzione culturale, la riqualificazione di aree urbane e la costruzione di comunità creative. L’esperienza della Scuola di San Lorenzo e le attività della fondazione testimoniano una continuità di intenti: trasformare luoghi marginali in spazi di ricerca e dialogo con la città.
Bibliografia
- Achille Bonito Oliva, Ateliers, catalogo della mostra, Roma, 1984.
- Fondazione Pastificio Cerere, www.pastificiocerere.it
- AA.VV., La scuola di San Lorenzo, Roma, Edizioni De Luca, 2003.
- Roma H24, “Gennaio 1905, viene fondata la società del Pastificio Cerere”, in RomaH24 (https://romah24.com/tiburtino-sanlorenzo/speciali/gennaio-1905-viene-fondata-la-societa-del-pastificio-cerere)
- Caterina Napoleone, San Lorenzo: Storia, Arte, Cultura di un Quartiere di Roma, Roma, Palombi Editori, 1999.
- Sito della RUFA – Rome University of Fine Arts, www.unirufa.it
Pastificio Cerere
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