Il XXVI Battaglione Mitraglieri in Albania e Grecia: Una pagina poco conosciuta della Seconda Guerra Mondiale

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1942. Zagorà (Grecia). Per gentile concessione famiglia Lodi
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a cura di Marco Lodi

Dedico questo articolo a mio padre Lorenzo (1920-2008), all’epoca sergente del XXVI Battaglione mitraglieri “autocarrato” dislocato in Albania e quindi in Grecia. Quando mi raccontava qualche episodio di”sopravvivenza” quotidiana, rimarcava il fatto che il suo Battaglione  aveva in dotazione un solo camion e
il resto delle truppe a piedi!


Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’esercito italiano fu coinvolto in numerosi fronti e operazioni militari, alcune delle quali sono rimaste nell’ombra della grande narrazione storica. Una di queste è la vicenda del XXVI Battaglione Mitraglieri, impegnato nella dura campagna di Albania e Grecia tra il 1940 e il 1941.

La Campagna di Grecia: il contesto

Nel ottobre 1940, l’Italia fascista, sotto la guida di Benito Mussolini, diede inizio all’invasione della Grecia partendo dal territorio albanese, che era stato occupato dal Regno d’Italia nel 1939. L’obiettivo era affermare la supremazia italiana nei Balcani, ma l’iniziativa si rivelò ben presto un disastro strategico. Le truppe greche resistettero tenacemente e contrattaccarono, mettendo in grave difficoltà il Regio Esercito.

In questo contesto si inserisce l’impiego del XXVI Battaglione Mitraglieri, una delle tante unità inviate al fronte in condizioni climatiche proibitive, con equipaggiamenti spesso inadeguati e catene logistiche precarie.

Il XXVI Battaglione Mitraglieri

Il XXVI Battaglione era un’unità specializzata nell’impiego di mitragliatrici pesanti e leggere, destinata a fornire fuoco di copertura e sostegno alle truppe di fanteria. Composti prevalentemente da giovani soldati di leva, i battaglioni mitraglieri erano fondamentali nelle operazioni difensive e negli scontri di posizione in zone montane, come quelle albanesi.

Le operazioni in Albania

Il XXVI Battaglione fu dislocato lungo il fronte montano tra l’Albania e la Grecia, in particolare nelle zone di Korca, Tepeleni e Pogradec. Le condizioni erano estreme: freddo pungente, terreno impervio, fango e neve, con una costante scarsità di viveri, munizioni e assistenza sanitaria.


Per gentile concessione Famiglia Lodi


Le testimonianze dei pochi documenti superstiti parlano di turni di guardia di 48 ore, combattimenti all’alba contro pattuglie greche, e lunghi periodi passati in trincee scavate nel ghiaccio. Il battaglione fu protagonista di aspre battaglie per il controllo dei valichi montani, fondamentali per il passaggio delle truppe e il mantenimento delle linee di rifornimento.

Sacrifici e conseguenze

Come molte unità italiane impegnate in quella campagna, il XXVI Battaglione Mitraglieri subì pesanti perdite. Oltre ai caduti in combattimento, furono numerosi i morti per congelamento, malattie e sfinimento fisico. I reduci della campagna raccontarono di una guerra fatta più di sofferenza e sopravvivenza che di gloria.

Nonostante le difficoltà, il battaglione resistette fino alla primavera del 1941, quando l’intervento tedesco nella regione portò al crollo della resistenza greca. Dopo la fine delle ostilità, il XXVI Battaglione venne in parte sciolto, in parte riassegnato ad altri teatri operativi.

Conclusioni

La storia del XXVI Battaglione Mitraglieri in Albania è una delle tante testimonianze del sacrificio e della resilienza dei soldati italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. Non si tratta di una vicenda gloriosa nel senso tradizionale, ma di un episodio che merita di essere ricordato per la durezza delle condizioni affrontate e per il coraggio con cui fu vissuto.

Ricordare queste storie significa anche riconoscere il valore umano di chi, indipendentemente dal contesto politico e storico, ha combattuto e sofferto in uno dei conflitti più devastanti del secolo scorso.


Testimonianze dal fronte: voci dal XXVI Battaglione Mitraglieri

Le testimonianze relative al XXVI Battaglione Mitraglieri non sono numerose e spesso si ritrovano all’interno di diari personali, lettere dal fronte o raccolte più ampie sui combattenti della campagna di Albania.

Lettera del Caporale Pietro M.
“Siamo nella neve fino alle ginocchia. Le nostre mitragliatrici si bloccano dal freddo. Si spara, ma più per tenere svegli i compagni che per colpire il nemico. Non sentiamo più le mani.” (Archivio privato famiglia M., raccolta lettere 1940-41, trascritta nel dopoguerra)

Diario del Tenente A. G., XXVI Battaglione
“Abbiamo difeso il passo di Bregu i Mali per tre giorni senza cambio. Due mitragliatrici Fiat 35 ci hanno salvato da una colonna greca, ma i serventi sono rimasti uccisi. L’ordine era di resistere a ogni costo. Abbiamo resistito.” (Archivio storico dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito – fondo battaglioni mitraglieri)

3. Memorie di un reduce, Giuseppe C., mitragliere
“Più che la guerra, ricordo la fame. La razione era mezza scatoletta di carne e pane duro. A volte mangiavamo neve sciolta con la polvere del caffè. Il comandante ci diceva: ‘Questa è l’Italia in guerra.’” (Raccolta interviste Associazione Nazionale Combattenti – sezione Toscana)


Bibliografia

Libri specifici sulla campagna di Albania-Grecia:

  • Mario Cervi – Storia della guerra di Grecia
    (Rizzoli, 1963)
    Un testo fondamentale per comprendere l’intero contesto politico e militare dell’intervento italiano in Grecia. Pur non menzionando tutti i reparti minori, aiuta a inquadrare il tipo di combattimento affrontato dal XXVI Battaglione.
  • Giuseppe Rizzo – La guerra sul fronte greco-albanese
    (Ufficio Storico SME, 1989)
    Studio dettagliato con mappe, ordini di battaglia e documenti militari italiani. Include riferimenti ai battaglioni mitraglieri e agli scontri specifici in zone come Tepeleni e Pogradec.
  • Antonio Pennacchi – Canale Mussolini Parte Seconda
    (Mondadori, 2015)
    Romanzo storico che, tra le trame, narra con realismo episodi dei combattimenti in Albania. Basato su testimonianze reali, pur restando una narrazione romanzata.

Fonti d’archivio e documenti militari:

  • Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito
    Serie: Rapporti delle operazioni – Fronte Greco-Albanese (1940-41)
    Disponibili su richiesta o consultabili presso l’Archivio di Roma.
  • Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea
    Alcune sedi regionali (come Firenze e Bologna) conservano lettere e diari di soldati italiani della campagna di Grecia.

Risorse online e digitali:

  • Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
    (https://www.archiviodiari.org)
    Contiene lettere e diari originali di soldati italiani, alcuni dei quali parteciparono alla campagna in Albania e potrebbero aver fatto parte di reparti mitraglieri.
  • ANCFARGL (Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione)
    Spesso pubblica online memorie di reduci, comprese testimonianze di chi ha servito nei battaglioni mitraglieri.