a cura redazione BLOG Giano PH
Maria Boni Brighenti (Roma, 3 settembre 1868 – Libia, 17 giugno 1915) è stata la prima donna italiana insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. Nel 1914 seguì il marito, il maggiore Costantino Brighenti, in Libia, dove prestò servizio come infermiera durante l’assedio di Tarhuna nel 1915. Durante la ritirata verso Tripoli, fu uccisa mentre assisteva i feriti. Il suo coraggio e il suo sacrificio sono stati riconosciuti con la massima onorificenza militare italiana
La Storia di Maria Boni Brighenti
Era il 1915, e la Guerra Italo-Turca stava entrando nel suo momento più drammatico. L’Italia si trovava in difficoltà nelle battaglie per il controllo della Libia, e le forze italiane erano accerchiate nelle posizioni avanzate. Maria Boni Brighenti, madre di famiglia e moglie del maggiore Costantino Brighenti, aveva deciso di seguire il marito nei territori di guerra. Non si trattava di un semplice viaggio di accompagnamento, ma di una scelta di vita e di missione.
Maria non era sola: come tante altre donne, si unì alle volontarie infermiere che prestavano il loro servizio al fronte, curando i soldati feriti, portando conforto ai malati e alleviando le sofferenze di chi lottava sotto il fuoco nemico. La sua formazione, sebbene non professionale, la rendeva perfettamente adatta a offrire cure, mentre la sua dedizione e la sua forza d’animo erano più che sufficienti per affrontare la crudeltà della guerra.
L’Assedio di Tarhuna
Nel maggio del 1915, l’esercito italiano fu impegnato nell’assedio di Tarhuna, una cittadina fortificata nella regione della Tripolitania, una delle zone più dure della Libia. Le forze italiane, già provate, cercavano di tenere a bada gli attacchi nemici. Tarhuna era un punto strategico e il nemico era determinato a prenderlo. Maria si trovava nel campo di assistenza, dove con altre infermiere lavorava senza sosta, cercando di curare il numero crescente di feriti.
Il clima era opprimente: il caldo desertico, la sabbia che soffocava ogni respiro, il rumore dei combattimenti che mai si fermava. Nonostante la situazione fosse disperata, Maria non si lasciava abbattere. Il suo coraggio non conosceva limiti. Ogni giorno, si spostava tra le tende degli uomini feriti, offrendo le sue cure con una determinazione che non poteva essere fermata da nulla.
La Ritirata e l’Estremo Sacrificio
L’assedio divenne insostenibile e l’ordine di ritirata giunse. Il maggiore Brighenti, come molti altri ufficiali, aveva la responsabilità di condurre la ritirata verso Tripoli, cercando di salvarsi e di salvare i suoi uomini. Ma Maria non si mosse. Non avrebbe abbandonato i feriti.
Le forze italiane furono costrette a ritirarsi in modo disordinato, mentre i soldati, esausti e feriti, venivano colpiti dal nemico che approfittava della loro vulnerabilità. Durante il tragitto, Maria si prese cura di un gruppo di soldati che non potevano camminare, curando le ferite e cercando di dare loro speranza.
Era ormai notte quando, mentre cercava di aiutare un altro ferito, Maria si fermò, e fu in quel momento che il destino le giunse incontro. In un attimo di distrazione, probabilmente mentre cercava di proteggere un soldato dal fuoco nemico, Maria Boni Brighenti cadde sotto il colpo di un’arma da fuoco.
La Morte e l’Eredità
Il suo corpo fu ritrovato solo dopo giorni, quando le forze italiane riuscirono finalmente a raggrupparsi a Tripoli. Il sacrificio di Maria non fu dimenticato. La sua determinazione, la sua dedizione assoluta agli altri, la sua scelta di non abbandonare mai i soldati, anche a costo della sua vita, la resero un simbolo di eroismo.
Maria Boni Brighenti divenne una figura leggendaria, un esempio di valore e altruismo. La sua medaglia d’oro al Valore Militare alla memoria, conferita per il suo sacrificio, ne cementò la memoria come una delle eroine più emblematiche della storia d’Italia.

Un Esempio senza Tempo
Il suo eroismo ci parla ancora oggi: il coraggio, l’altruismo e la dedizione alle persone, la scelta di rimanere fedele ai propri ideali, nonostante la guerra e la morte imminente. Maria Boni Brighenti rappresenta una delle tante donne che, nei periodi più bui della storia, sono state disposte a lottare non solo con le armi, ma con la loro forza morale e il loro cuore, non chiedendo mai nulla in cambio.
L’Italia ha celebrato il suo sacrificio, e il suo nome rimane impresso nella memoria collettiva come un esempio di eroismo silenzioso, ma potente
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Donne decorate di MOVM
Sono 21 le donne italiane decorate con la Medaglia d’Oro al Valore Militare. Della Grande Guerra Maria Boni e Maria Plozner.Per la guerra di Liberazione e di Resistenza : Irma Bandiera, Ines Bedeschi, Livia Bianchi, Gabriella degli Esposti in Reverberi, Cecilia Deganutti, Anna Maria Enriquez Agnoletti, Tina Lorenzoni, Ancilla Marighetto, Clorinda Menguzzato, Irma Marchiani, Norma Pratelli Parenti, Rita Rosani, Modesta Rossi Palletti, Virginia Tonelli, Iris Versari. Le donne decorate, in vita sono: Gina Borellini (1924-2007), Carla Capponi (1918-2000), Paola Del Din (1923-vivente), Vera Vassalle (1920-1985).
Bibliografia
- “Le donne e la Grande Guerra” di Maria Cristina Delle Donne
Questo libro esplora il ruolo delle donne durante la Prima Guerra Mondiale in Italia, includendo le storie di eroismo di figure come Maria Boni Brighenti. Si concentra su come le donne hanno contribuito alla guerra come infermiere, ma anche come simboli di forza e sacrificio. - “La guerra in Libia (1911-1912)” di Fabio Rossi
Una panoramica sulla Guerra Italo-Turca, in cui si inserisce anche la storia di Maria Boni Brighenti. Il libro offre uno sfondo utile per comprendere il contesto in cui Maria si trovava e il sacrificio di chi ha preso parte alla guerra. - “Donne di guerra: Storie di eroismo e sacrificio” di Daniela Lazzini
Questo volume raccoglie varie storie di donne che hanno dato la vita per il paese durante le guerre mondiali, tra cui Maria Boni Brighenti. Ogni capitolo è dedicato a una figura femminile che ha giocato un ruolo fondamentale nelle grandi conflitti del XX secolo.
Articoli e Riviste Storiche
- “L’Italia nella Grande Guerra” (Rivista Storica Italiana)
Articolo che esplora le figure femminili durante la Prima Guerra Mondiale e menziona Maria Boni Brighenti tra le altre donne eroiche del periodo. Questo articolo offre anche un’analisi sociologica e storica sulla partecipazione delle donne al conflitto. - “Medaglia d’Oro al Valor Militare: le storie” (Giornale delle Forze Armate)
Una serie di articoli dedicati ai militari decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare, includendo la biografia di Maria Boni Brighenti.