a cura redazione BLOG Giano PH
Introduzione
La Via Prenestina è una delle più antiche e importanti strade consolari romane, originariamente tracciata per collegare Roma a Praeneste (l’attuale Palestrina). Attraversando un territorio ricco di insediamenti, necropoli e fortificazioni, la Prenestina ha rappresentato per secoli un asse strategico, militare, economico e culturale.
Nel tempo, la sua importanza si è rimodulata, ma l’antico tracciato continua a influenzare la geografia urbana e suburbana di Roma e del Lazio, costituendo un esempio emblematico della persistenza dell’infrastruttura antica nel paesaggio contemporaneo.
Origini e sviluppo in età romana
La Via Prenestina, inizialmente chiamata Via Gabina, prendeva il nome dalla città di Gabii, uno dei primi centri toccati dopo l’uscita da Roma. Successivamente, quando la strada fu prolungata fino a Praeneste, assunse il nome attuale.
Costruita probabilmente tra il IV e il III secolo a.C., la strada aveva inizialmente funzione militare e coloniaria: permetteva rapidi spostamenti di truppe e l’integrazione delle città latine nella sfera romana.
Tra i punti di interesse archeologico lungo il tracciato antico:
• Mausoleo di Largo Preneste, nei pressi del moderno quartiere romano;
• Villa dei Gordiani, complesso residenziale imperiale attribuito alla dinastia dei Gordiani;
• Resti viari e basolati visibili in tratti tra Roma, Tor Tre Teste, e l’Agro Prenestino.
Fonte: la rete
Il Medioevo e la decadenza
Con il declino dell’Impero romano, anche la Via Prenestina perse centralità, ma continuò ad essere utilizzata, soprattutto per scopi religiosi e locali. Durante il Medioevo, i tratti extraurbani si deteriorarono o vennero inglobati da nuove direttrici.
Importante, in questo periodo, fu la funzione della strada nella geografia religiosa: pellegrini e ordini monastici utilizzavano il tracciato per raggiungere i santuari della campagna romana e dell’entroterra laziale.
L’età moderna e contemporanea
Nel XIX secolo, con il rinnovato interesse per l’archeologia romana e l’espansione urbana, la Via Prenestina fu oggetto di riscoperte, scavi e restauri. L’apertura della ferrovia Roma–Fiuggi–Alatri–Frosinone seguì in parte il tracciato antico.
Nel Novecento, l’urbanizzazione intensiva della periferia romana ha in parte cancellato o sovrapposto l’antico percorso, ma il toponimo e la funzione viaria sono sopravvissuti. La Prenestina oggi è un’arteria vitale nel traffico urbano romano e costituisce un’area di grande interesse per archeologi e urbanisti.
Conclusione
La Via Prenestina è un caso paradigmatico della continuità storica delle infrastrutture romane: nata come strumento di conquista, è diventata nei secoli uno spazio di transito, di incontro e di trasformazione. Oggi, la sua memoria stratificata è ancora leggibile nel tessuto urbano e rurale che attraversa, sfidando il tempo e lo sviluppo.
Bibliografia
• Quilici, L. (1974). Viae Romanae. Aspetti storici, giuridici e tecnici delle strade romane. Roma: L’Erma di Bretschneider.
• Quilici, S. & Quilici Gigli, S. (2004). Carta archeologica del territorio prenestino. Roma: L’Erma di Bretschneider.
• Coarelli, F. (2005). Roma. Storia e guida archeologica. Laterza.
• Ceraudo, G. (2013). Le strade romane: un patrimonio da riscoprire. Lecce: Edipuglia.
• Torelli, M. (1995). Italia Antica: una breve storia. Laterza.
• Fentress, E. (2000). Romanization and the city: creation, transformations, and failures. Journal of Roman Archaeology Supplementary Series.
Siti archeologici lungo la Via Prenestina
Lungo il percorso dell’antica Via Prenestina si trovano numerosi siti di interesse archeologico, tra cui:Wikiloc | Percorsi nel Mondo
-
Porta Maggiore: una delle porte delle Mura Aureliane.Wikiloc | Percorsi nel Mondo+3Wikipedia+3Roma in campagna+3
-
Sepolcro di Eurisace: un monumento funerario del I secolo a.C.Wikipedia
-
Basilica sotterranea di Porta Maggiore: una basilica neopitagorica del I secolo.Wikipedia
-
Torrione Prenestino: un mausoleo del I secolo a.C. situato al II miglio della via.OpenAlfa+16Romano Impero+16Wikipedia+16
-
Villa Gordiani: un complesso archeologico al III miglio della via.
-
Ponte di Nona: un ponte romano del II secolo a.C. al IX miglio.Wikipedia
-
Gabii: un’antica città del Latium vetus al XIV miglio della via .Wikipedia+1Federarcheo+1
Questi siti testimoniano l’importanza storica e archeologica della Via Prenestina come arteria di comunicazione e sviluppo nel periodo romano.