a cura di Ileana Aprea
La Scoperta dell’America nasce dalla creazione del pensiero occidentale. Per Oviedo Colombo scoprì l’America nel 1492.
1451 nasce a Genova. La biografia è ricostruita dal figlio e da de Las Casas, amico di famiglia.
1474 contattò un cosmografo fiorentino. Nacque l’idea di navigare verso occidente e correggere la tesi di Tolomeo allargando le dimensioni dell’Asia. Tra i testi di riferimento il Milione.
1478 pensò di aprire la rotta occidentale verso le Indie.
1481 lo propose al Portogallo. 7 anni dopo a Francia, Inghilterra e scrisse alla regina Isabella che, dopo la resa di Granada e l’espulsione degli Ebrei giunse a un accordo.
1492. diventa Ammiraglio del Mare Oceano. Isabella obbligò Palos a fornire 3 caravelle: la Niña, la Pinta e la Santa Maria. In agosto partì. A dicembre la Santa Maria Maria attraccò a Hispaniola. Degli uomini furono lasciati a Navidad.
1493 tornò a Lisbona poi a Siviglia.
1492. Il viaggio attribuì alle terre incontrate l’appartenenza all’Orbis terrarum. La Corona si assicurò il diritto sulle Americhe grazie al riconoscimento sancito da bolle papali. (Maggio- settembre 1493). Con una, papa Alessandro VI, per diffondere la fede segnò una linea immaginaria tra ovest e sud delle Azzorre e Capo Verde dividendo le aree di influenza portoghese e spagnola sulle esplorazioni. Con il Trattato di Tordesillas fu spostata a Ovest di Capo Verde. Non fu concesso credito a Colombo. Si sosteneva che la distanza percorsa non era sufficiente a raggiungere l’estremo orientale dell’Isola. Le isole incontrate erano le Antille della tradizione, non l’Asia. Si decise di verificare la sua tesi, dimostrare che non si trattava di un arcipelago e il passaggio marittimo doveva essere quello percorso da M. Polo verso l’Oceano Indiano. La lettura del Milione pose il problema dell’esistenza di una Penisola singola doppiata durante il viaggio di ritorno: il Chersoneso Aureo, estensione di una penisola addizionale, passaggio meridionale dell’Asia individuato da Tolomeo separata attraverso il mare Sinus Magnum dal Chersoneso Aureo che si pensava non superasse l’Equatore.
1493. 2° viaggio, partì da Cadice con 7 navi e 1400 uomini. A novembre arrivò a Navidad. L’avamposto era distrutto, gli uomini uccisi. Fondò Isabela. Navigò intorno a Cuba. Incontrò un punto in cui la costa piegava verso sud. Si convinse che fosse il Chersoneso Aureo, perché era terraferma. Fece giurare agli uomini che era così facendo leva sulla sua autorità. Al ritorno a Isabela la situazione era difficile per le ostilità con gli Indios. La soluzione fu catturare gli indigeni e schiavizzarli.
1496 tornò in Spagna, dove fu denunciato. Il viaggio fu una delusione. La guarnigione distrutta, scarsità di oro, uragani, il conflitto. Permise di mostrare l’esistenza di una grande terra, non l’appartenenza all’Orbis terrarum. Si sosteneva la tesi delle Antille e che Cuba non fosse terraferma, ma un’isola. Il terzo viaggio fu pieno di ostacoli economici, difficoltà di trovare volontari.
1498 salpò con 4 navi e 2 piccole caravelle. Una parte andò a Isabela, lui a sud. Scoprì l’isola di Trinidad in corrispondenza del Venezuela. Pensò che fosse parte dell’arcipelago vicino all’estremo meridionale dell’Orbis terrarum. Scoprì che l’attuale Golfo di Paria conteneva acqua dolce. Per questo pensò all’esistenza di una terraferma ampia mettendo iñ crisi il paradigma geografico. La nuova terra era unita all’Asia e serviva a mantenere l’unità dell’Orbis terrarum. Cominciava a vacillare lidea dell’esistenza di una penisola unica separata dall’Asia: l’esistenza di un’isola australe a sud est dell’Orbis terrarum faceva pensare ad un orbis alterius, accettata dai Pagani, rifiutata dalla Chiesa. Tornò a Hispaniola. Era in atto una rivolta dei nobili. Per placarla nacque il sistema di encomienda, ripartizione di terre e indigeni. De la Bobadilla, inviato dalla Corona a giudicare le denunce contro Colombo, lo fece arrestare insieme al fratello inviandoli in Spagna.
1500. Colombo scrisse alla regina, per essere ricevuto. Fu liberato, mentre veniva accordato ad altri il diritto di navigare verso le Indie.
1502. Quarto viaggio partì da Cadice. A Hispaniola impedirono lo sbarco. Cercò il passaggio nella separazione tra penisola asiatica e terraferma australe in cui si era già imbattuto. Iniziò ad esplorare vicino all’Honduras navigando verso Sud lungo la costa fino a che fu costretto a rinunciare alla tesi della penisola unica. Arrivò alle coste di Panama. Naufragò vicino alla Giamaica dove rimase un anno.
1504 tornò in Spagna. Sbarcò a novembre Isabella era morta.
1506, morì mentre tentava di essere ricevuto dal nuovo re…(Botta 2006).
Ileana Aprea consulente in psicologia clinica e pedagogista familiare
Bibliografia
Botta Sergio, 2005-2006, dispense de L’invenzione dell’America: il Nuovo Mondo e la scrittura dell’«altro».
Caravelle da Immagini Caravelle e Navi