a cura redazione BLOG Giano PH
Introduzione
La torre piezometrica situata nei pressi di via Collatina 205 costituisce un’importante infrastruttura del sistema idrico della città di Roma. Essa svolge una funzione fondamentale nella regolazione della pressione dell’acqua, garantendo la distribuzione ottimale del prezioso liquido nelle aree urbane circostanti. Oltre al suo valore tecnico, questa struttura rappresenta un esempio significativo di architettura industriale del XX secolo, inserita in un contesto storico e territoriale di grande rilevanza.
Contesto storico e tecnico
La torre piezometrica di via Collatina fa parte del complesso sistema di acquedotti che alimentano Roma, concepito per far fronte al crescente fabbisogno idrico della città moderna. Costruita tra gli anni ’70 e ’80 del Novecento, essa è collocata in un punto strategico lungo il tracciato dell’Acquedotto Nuovo Vergine, presso il civico 205 di via Collatina, zona caratterizzata da una lieve elevazione topografica che rende necessario un adeguato sistema di compensazione della pressione idraulica.
Caratteristiche architettoniche e funzionali
La torre si presenta come una struttura in cemento armato, rivestita in laterizio, con una pianta che richiama la tradizione architettonica romana delle torri rurali e militari. La scelta stilistica non è casuale: il progetto, pur rispondendo a esigenze funzionali, vuole inserirsi armoniosamente nel paesaggio urbano e suburbano, mantenendo un equilibrio tra monumentalità e discrezione.
Dal punto di vista funzionale, la torre piezometrica assolve a una duplice funzione: contiene un serbatoio d’acqua situato in quota e regola la pressione idraulica della rete distributiva, impedendo fenomeni di sovrappressione o caduta di pressione che potrebbero compromettere il servizio. La capacità del serbatoio è calibrata per garantire un flusso costante anche in condizioni di variazione della domanda.
Ruolo nel sistema idrico e valore territoriale
La torre piezometrica di via Collatina è un elemento essenziale nel bilanciamento idraulico del sistema acquedottistico romano. La sua posizione, nei pressi del civico 205, permette di controllare efficacemente il flusso in una zona di transizione tra aree suburbane e la città più interna, assicurando che l’acqua raggiunga con adeguata pressione anche i piani alti degli edifici.
Oltre alla funzione tecnica, la torre si configura come un riferimento visivo nel paesaggio urbano, testimoniando l’evoluzione delle infrastrutture cittadine e il rapporto tra tecnologia e territorio. La sua immagine, caratterizzata da un linguaggio architettonico sobrio ma solido, contribuisce alla memoria collettiva del quartiere.
Sfide e prospettive per la conservazione
Nonostante la sua importanza, la torre piezometrica di via Collatina 205 resta poco valorizzata e in parte ignorata sia dal punto di vista culturale sia urbanistico. L’assenza di interventi di recupero mirati e di una fruizione pubblica adeguata limita la consapevolezza del suo valore storico e tecnico.
Si auspica che futuri progetti di conservazione possano integrare la torre all’interno di percorsi di valorizzazione del patrimonio industriale e infrastrutturale romano, promuovendo iniziative di divulgazione, visite guidate e studi interdisciplinari che ne approfondiscano la storia e la funzione.
Conclusioni
La torre piezometrica nei pressi di via Collatina 205 rappresenta un esempio significativo di come la tecnologia idraulica si sia intrecciata con l’architettura e il paesaggio urbano romano. Essa testimonia un’epoca di modernizzazione e crescita della città, in cui le infrastrutture non erano solo strumenti funzionali, ma elementi in grado di dialogare con il contesto storico e territoriale.
Riconoscere e valorizzare questa eredità è fondamentale per comprendere il rapporto tra Roma e le sue fonti d’acqua, oggi come ieri.
Bibliografia
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