di Alcidonio Ursitti
Prima parte: Racconto immaginario
Anno 1511, un luminoso pomeriggio autunnale, Michelangelo sta valutando l’immenso progetto degli affreschi appena terminati nella Cappella Sistina; improvvisamente il papa Giulio secondo irrompe nell’atrio, seguito da due paggi che si fermano sulla soglia. Vuole congratularsi nuovamente con l’artista, ma adora infastidirlo. Si avvicina al fianco di Michelangelo e rimane muto con la testa inclinata ad osservare il magnifico spettacolo della creazione di Adamo. Michelangelo con occhi penetranti osserva il profilo del pontefice in arrogante silenzio.
Giulio secondo rompe il silenzio, «Caro Michelangelo, non mi somiglia molto ma è meglio così, non vado in giro in vestaglia e non mi faccio trattenere da una donna, non corro ad aiutare ignavi nudi». La risposta di Michelangelo è immediata, «Non ti va mai bene niente, l’altra volta mi hanno trattenuto, come quello lassù, altrimenti…», «Altrimenti cosa, se non fossi il migliore staresti in penitenza già da molto tempo! Smettiamo di sfotterci; la verità è che mi brucia darti subito soddisfazione. Una meraviglia, hai dato gloria a Dio e alla Chiesa di Roma, solo per questo meriti il paradiso». «Il paradiso, ti piacerebbe che ci vada subito! Così non mi paghi, e invece ci andrò quando mi avrai saldato l’onere, Santo Padre».
Un dialogo più vero che simile, tra il Papa Giulio secondo Della Rovere e Michelangelo, tanta schiettezza e tanta stima reciproca come due fratelli che spesso litigano. Effettivamente quello che il papa ha cinicamente percepito osservando l’affresco centrale della creazione sorprende per l’audacia figurativa. Giulio secondo inconsapevolmente anticipa critiche e lodi ma Michelangelo conosce l’intelligenza del Pontefice e comincia a spiegare quanto è rappresentato nella Creazione di Adamo.
«Caro Giulio, la gente è semplice, noi pittori abbiamo fatto quello che voi preti non riuscite a fare. Quel latino non tutti lo comprendono e poi va spiegato ma voi preti salite sul pulpito e rendete tutto più complicato; L’inferno chi ci crede? Non ne avete paura voi ma di voi la gente ha paura più che dei diavoli. Se glielo spiegassi io, coi colori, le fiamme, torture e grida, si convertirebbero in tanti. Non ti dovrei spiegare niente perche hai capito meglio di me».
Autore: Alcidonio Ursitti, perito tecnico del trasporto aereo e dipendente delle Ferrovie dello Stato come macchinista fino al pensionamento nel 2021. Laureato in Storia e conservazione del patrimonio artistico e archeologico presso l’Università Roma Tre.
Fotografia di Anastasio Fontebuoni (1571-1626) Michelangelo a Bologna si presenta a Giulio II (galleria di casa Buonarroti)
Contatto: alcidonio.ursitti@gianophaps.it
P.S. Bibliografia, Sitografia e filmografia aggiunti dal Referente del Blog Giano PH
BIBLIOGRAFIA
Giulio Busi, Giulio II il papa del Rinascimento, Mondadori, 2021
Antonio Forcellino, La Cappella Sistina. Racconto di un capolavoro, Economica Laterza, 2023
Ross King, Il Papa e il suo pittore. Michelangelo e la nascita avventurosa della Cappella Sistina, Rizzoli, 2012
SITOGRAFIA
Musei Vaticani, Cappella Sistina (collegati) – visionato 19 marzo 2024
ArcheoRoma, Cappella Sistina (collegati) – visionato 19 marzo 2024
Patrimonio d’Arte, Cappella Sistina (collegati) – visionato 19 marzo 2024
FILMOGRAFIA
GIULIO II raccontato da Massimo Rospocher (Albisola, 1443 – Roma, 1513)