Da Monaco 1972 all’Attacco di Hamas del 7 Ottobre 2023: Un Viaggio Attraverso la Violenza del Conflitto Israelo-Palestinese

63
Tempo di lettura: 4 minuti

a cura redazione BLOG Giano PH

Il massacro alle Olimpiadi di Monaco nel 1972 e l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 sono due eventi simbolici che segnano momenti di rottura nella lunga e complessa storia del conflitto israelo-palestinese. La continuità nella violenza e nelle tensioni tra le due parti è stata alimentata da diverse ideologie, gruppi radicali e strategie militari, evolvendo in modo significativo nel corso di cinque decenni.

Il Massacro di Monaco del 1972: L’inizio di una Nuova Era nel Terrorismo Internazionale

Il 5 settembre 1972, il gruppo terrorista palestinese Settembre Nero, con il supporto dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), attaccò la delegazione israeliana durante le Olimpiadi di Monaco, prendendo in ostaggio 11 atleti israeliani. Nonostante gli sforzi per negoziare, l’operazione si concluse tragicamente con la morte di tutti gli ostaggi.

Questo attacco non solo segnò una tragedia per Israele, ma anche l’inizio di un nuovo tipo di violenza internazionale: il terrorismo come strumento di comunicazione globale. L’evento, trasmesso in diretta, aumentò la consapevolezza mondiale sul conflitto israelo-palestinese e sull’uso della violenza come mezzo per raggiungere obiettivi politici.

La Crescita di Hamas e la Seconda Intifada

Negli anni successivi, mentre l’OLP cercava di ottenere legittimità politica e diplomatica, il movimento Hamas emerse come forza islamista radicale. Fondato nel 1987 durante la Prima Intifada, Hamas adottò una linea più dura rispetto alla OLP, rifiutando ogni compromesso con Israele e cercando la distruzione dello stato ebraico.

La Seconda Intifada (2000-2005), caratterizzata da violenze e attentati suicidi, segnò l’apice della violenza tra israeliani e palestinesi. Durante questo periodo, Hamas guadagnò sempre più influenza tra la popolazione palestinese, grazie alla sua opposizione sia a Israele che alla corruzione percepita all’interno dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), dominata da Fatah.

L’Ascesa di Hamas: Dal Controllo di Gaza al Conflitto Aperto

Nel 2006, Hamas vinse le elezioni legislative palestinesi, e nel 2007 prese il controllo della Striscia di Gaza dopo aver vinto uno scontro armato contro Fatah. Da allora, Gaza è diventata un centro di resistenza radicale contro Israele, e Hamas ha continuato a lanciare razzi e attacchi contro le città israeliane. Israele, dal canto suo, ha risposto con operazioni militari in Gaza, cercando di neutralizzare la minaccia e impedire l’arrivo di armi per Hamas.

Le operazioni più note includono Piombo Fuso (2008-2009), Colonna di Difesa (2012), Margine Protettivo (2014) e Scudo del Nord (2019), che hanno portato a migliaia di morti, in gran parte tra i palestinesi. La situazione umanitaria a Gaza è peggiorata, alimentando ulteriormente il risentimento verso Israele e favorendo l’ideologia radicale di Hamas.

7 Ottobre 2023: Un Nuovo Picco di Violenza

Il 7 ottobre 2023, Hamas ha lanciato un attacco senza precedenti contro Israele, sorprendendo le forze di difesa israeliane con incursioni via terra, aria e mare. Circa 1.200 israeliani sono stati uccisi in un attacco che ha visto l’uso di droni, razzi e l’infiltrazione in diverse città israeliane. Questo attacco ha segnato un punto di rottura rispetto alle precedenti strategie, con una pianificazione e una logistica mai vista prima.

Israele ha risposto con una guerra totale contro Gaza, lanciando pesanti bombardamenti e mobilitando forze militari. L’assalto ha causato enormi perdite tra la popolazione palestinese e ha scatenato una nuova escalation del conflitto. Questo attacco ha cambiato le dinamiche regionali, mettendo in discussione la strategia di difesa di Israele e facendo temere per la stabilità della regione.

Il Filo Rosso della Violenza: Continuum o Rottura?

Da Monaco a Gaza, possiamo osservare come il terrorismo internazionale si sia evoluto. Quello che è iniziato come un atto simbolico di violenza, volto a sensibilizzare il mondo sulla causa palestinese, è diventato un conflitto sempre più militarizzato, caratterizzato da strategie di guerra asimmetrica. Mentre Settembre Nero ha agito come un gruppo terroristico internazionale, Hamas ha trasformato Gaza in un centro di resistenza armata, guadagnando terreno attraverso una radicalizzazione sempre più profonda della sua ideologia e del suo metodo.

Verso una Nuova Etapa

L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 non segna la fine del conflitto, ma piuttosto un nuovo capitolo di violenza che, come il massacro di Monaco nel 1972, continuerà a essere una pietra angolare della memoria collettiva e delle dinamiche geopolitiche globali. Nonostante i decenni di conflitti, le tensioni tra Israele e i palestinesi, ora più che mai, richiedono una risposta diplomatica urgente e sostenibile.


Podcast correlato

Da Monaco ’72 al 7 ottobre 2023. Brigate Rosse, Iraq, Hamas. Analisi di un crimine | Catia Simone dialoga con Vladimiro Satta”


Bibliografia

  • Giacomo Karrara (2008). Storia del conflitto israelo-palestinese: Le radici di una guerra senza fine. Il Mulino.
    Un’analisi approfondita delle origini storiche del conflitto israelo-palestinese e delle sue complesse evoluzioni, inclusi gli aspetti politici e sociali che hanno portato a decenni di violenza.
  • Enzo Reale (2006). Il conflitto israelo-palestinese: Le ragioni di un odio. Rubbettino.
    Un testo che esplora le radici ideologiche, religiose e politiche della discordia tra israeliani e palestinesi, con un focus sul terrorismo e sull’evoluzione della violenza tra i due gruppi.
  • Giorgio Grembi (2013). Israele e Palestina: Dal conflitto alla pace?. Laterza.
    Un’analisi delle difficoltà che hanno impedito la pace nel conflitto israelo-palestinese, con una riflessione sulle varie iniziative di pace e sul ruolo delle potenze internazionali.
  • Ilana Feldman (2014). Gaza: L’economia politica della sopravvivenza. Il Saggiatore.
    Un’analisi delle condizioni economiche e politiche di Gaza, esplorando il contesto in cui Hamas è emerso come forza dominante, e come la regione sia diventata un epicentro di conflitto.
  • Massimo Campanini (2010). Hamas e la politica palestinese. Carocci.
    Questo libro si concentra sul movimento Hamas, esaminando la sua ideologia, le sue origini e il suo impatto sulla politica palestinese e sulle dinamiche del conflitto con Israele.
  • Avi Shlaim (2001). La parete di ferro: Israele e il mondo arabo. Mondadori.
    Una panoramica storica sulla politica israeliana e sulle sue strategie di difesa e diplomazia nei confronti degli stati arabi, con un’attenzione particolare agli eventi e alle guerre che hanno segnato il conflitto.
  • Francesco Cavatorta (2014). Il Medio Oriente e il conflitto israelo-palestinese. Carocci.
    Una riflessione sulle cause profonde e sugli sviluppi contemporanei del conflitto, con uno sguardo alle implicazioni regionali e internazionali.
  • Salvatore Lupo (2010). Storia dei movimenti terroristici. Il Mulino.
    Questo libro analizza il terrorismo nel contesto del conflitto israelo-palestinese, esplorando gruppi come Settembre Nero e Hamas, e come questi abbiano influenzato la geopolitica del Medio Oriente.
  • Raja Shehadeh (2008). Palestina, la terra ferita. Il Saggiatore.
    L’autore palestinese racconta la sua esperienza e quella del suo popolo durante la lunga occupazione israeliana, con uno sguardo alle difficoltà quotidiane e alla resistenza palestinese.
  • Michele Gelfand (2016). Le terre di Israele. Feltrinelli.
    Un’analisi delle dispute territoriali che hanno alimentato il conflitto tra israeliani e palestinesi, con particolare attenzione alla questione delle terre occupate e al futuro della Palestina.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui