a cura di Marco Lodi
Tra il 10 e il 20 aprile 1945, nella pianura tra Bologna e Ravenna, si combatté una delle battaglie decisive per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo: la Battaglia della Gaiana. Meno nota di altre, questa offensiva fu in realtà uno degli ultimi e più duri scontri tra le truppe alleate e le forze tedesche, appoggiate da reparti fascisti della RSI.
Il fronte si trovava lungo il canale della Gaiana, un corso d’acqua strategico nel cuore dell’Emilia-Romagna. La zona, piatta e fitta di corsi d’acqua, costituiva una naturale linea di difesa per i tedeschi, che si erano trincerati in numerose postazioni. Le condizioni erano difficili: ponti distrutti, campi allagati, e un nemico determinato a rallentare l’avanzata degli Alleati a tutti i costi.
L’8^ Armata britannica, composta da truppe inglesi, neozelandesi, indiane e sudafricane, fu affiancata da unità italiane inquadrati nei reggimenti 87° e 88° del Gruppo di Combattimento “Friuli” e nel 183° Reggimento Paracadutisti “Nembo” del Gruppo di Combattimento “Folgore”. L’obiettivo era sfondare il fronte e aprire la strada verso Bologna. L’attacco cominciò il 10 aprile 1945: sotto una pioggia battente, i soldati attraversarono fiumi e canali, avanzando lentamente tra le mine e il fuoco nemico.
Un primo assalto dei Gurkha è respinto il 18 aprile con numerose perdite. La notte seguente si assite a un tremendo bombardamento da entrambe le sponde del fiume.
All’alba del 19 aprile l’attacco è sferrato dal 2. Corpo polacco, con l’impiego di carri armati lanciafiamme Crocodile, che avanzano con grandi difficoltà. I paracadutisti tedeschi rispondono con i lanciarazzi anticarro Faustpatrone, provocando notevoli perdite.
La Battaglia della Gaiana si concluse attorno al 20 aprile 1945, con la ritirata delle forze tedesche e fasciste. Nei giorni successivi, le truppe alleate avanzarono rapidamente verso Bologna, che fu liberata il 21 aprile. La vittoria sul fronte della Gaiana segnò l’inizio della fine per l’occupazione nazifascista in Italia.
Oggi, la Battaglia della Gaiana è commemorata nei comuni di Medicina, Budrio e nei paesi vicini. È una pagina di storia che ci parla del coraggio di tanti: soldati, partigiani, civili. E ci ricorda quanto sia costata, in termini di vite e distruzioni, la libertà di cui godiamo oggi.


Bibliografia
- Lodovico Gualandi, La battaglia della Gaiana – Aprile 1945, Editrice Il Ponte, Bologna, 1995.
– Una delle fonti principali sulla battaglia, ricca di testimonianze e documenti. - Gianpaolo Borghi, La guerra in casa. La Linea Gotica in Emilia-Romagna 1944-45, Clueb, Bologna, 2001.
– Fornisce contesto sulla Linea Gotica e sugli ultimi scontri prima della Liberazione. - Antonio Montanari, Dalla Linea Gotica alla libertà: guerra e resistenza in Romagna, Il Ponte Vecchio, Cesena, 2005.
– Approfondisce il ruolo della Resistenza e le operazioni alleate nel territorio. - Luigi Arbizzani, Antifascismo e lotta di liberazione in Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, 1975.
– Testo fondamentale per comprendere il contesto politico e militare della regione. - Carlo Gentile, I crimini di guerra tedeschi in Italia (1943-1945), Einaudi, Torino, 2015.
– Utile per comprendere la brutalità dell’occupazione e le dinamiche sul fronte tedesco.
Fonti locali e testimonianze
- Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Bologna (ISRBO)
– Archivio ricco di documenti, lettere, fotografie e testimonianze orali: www.resistenza.it - Comune di Medicina, “La battaglia della Gaiana: memoria e territorio”, opuscolo storico distribuito nelle scuole (disponibile in PDF presso l’archivio comunale).
- ANPI Bologna, Memorie partigiane, collana di testimonianze, interviste e racconti raccolti nei comuni della zona.
Fonti digitali
- Bologna online : Le battaglie di Gaiana e di Casalecchio dei Conti
- Emilia-Romagna in guerra (progetto digitale):
Portale storico con mappe interattive, schede sui combattimenti e approfondimenti: www.resistenzamappe.it - RAI Storia – Documentari sulla Liberazione
Alcuni episodi della serie “La guerra in casa” trattano proprio la zona di Bologna e la pianura emiliana nell’aprile 1945.