Aprile 1944: Roma sotto assedio

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9 aprile 1944, in via Flaminia le donne danno l'assalto ai forni - Flaminio-Parioli
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a cura di Marco Lodi

I rastrellamenti a San Giovanni e nel quartiere Appio
La primavera del 1944 a Roma fu un tempo di paura e di resistenza. Dopo l’attentato di via Rasella e la feroce rappresaglia delle Fosse Ardeatine, la capitale visse settimane drammatiche. I nazisti, con il supporto dei fascisti repubblichini, intensificarono i controlli, le retate e i rastrellamenti. I quartieri popolari divennero i primi obiettivi, in particolare quelli dove la Resistenza trovava rifugio e sostegno: tra questi, San Giovanni e il quartiere Appio.

I quartieri popolari nel mirino
San Giovanni e l’Appio erano zone operaie, con una forte presenza antifascista e una rete diffusa di partigiani, staffette, e civili solidali. A metà aprile del 1944, in seguito a una serie di delazioni e all’intensificarsi della repressione tedesca, iniziarono i rastrellamenti casa per casa. Interi isolati furono circondati all’alba, e le truppe della Gestapo insieme alle milizie fasciste ispezionarono ogni edificio. Bastava poco per essere arrestati: un volantino, una radiolina, una tessera sospetta.

I rastrellamenti del 17-18 aprile
Tra il 17 e il 18 aprile, decine di uomini furono prelevati dalle loro abitazioni nel quartiere Appio. Alcuni non fecero mai ritorno. Altri furono condotti a via Tasso, nel famigerato carcere nazista, dove vennero interrogati e spesso torturati. A San Giovanni, episodi analoghi si susseguirono per giorni. Le famiglie vivevano nel terrore, mentre molti giovani cercavano rifugio nei conventi, nelle catacombe o fuggivano verso i Castelli.

Le donne: staffette e testimoni
A fare la differenza, spesso, furono le donne. Madri, sorelle, fidanzate, vicine di casa: tante si improvvisarono staffette, portarono messaggi, nascosero documenti compromettenti o avvisarono in tempo chi doveva scappare. Alcune furono catturate, altre riuscirono a salvare vite. In quei giorni, la solidarietà fu più forte della paura.

Memoria viva nei quartieri
Oggi, tracce di quegli eventi sopravvivono nei racconti tramandati, nelle pietre d’inciampo, nei nomi delle vie. In via Vetulonia, via Faleria, via Gabi, molte famiglie ricordano ancora le retate del ’44. La memoria si fa viva ogni 25 aprile, ma è importante raccontare anche questi episodi meno noti: la Resistenza non fu solo nelle montagne o nelle grandi azioni militari, ma anche nelle case, nei cortili, nei sussurri dietro le persiane chiuse.


Fonti primarie e bibliografia storica

  1. Alessandro Portelli, L’ordine è già stato eseguito. Donzelli Editore, 1999.
    Uno dei testi fondamentali sulla repressione nazifascista a Roma, con testimonianze raccolte anche da residenti dei quartieri popolari come San Giovanni e Appio. Portelli descrive il clima che precedette e seguì l’eccidio delle Fosse Ardeatine, compresi i rastrellamenti successivi.

  2. Carla Capponi, Con cuore di donna. Il Saggiatore, 2000.
    Le memorie di una partigiana romana. Racconta il clima a Roma nei mesi cruciali del 1944, inclusi i rastrellamenti e il ruolo delle donne nei quartieri popolari.

  3. Archivio Storico della Resistenza in Roma (ANPI Roma / Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza – IRSIFAR)
    Documenti, testimonianze e articoli sui rastrellamenti nei quartieri romani. Disponibili presso le sedi fisiche o consultabili in parte online. In particolare, IRSIFAR ha svolto un censimento dei luoghi della memoria a Roma.

  4. Giorgio Amendola, Una scelta di vita, Laterza, 1976.
    Memoir dell’antifascista e dirigente comunista Giorgio Amendola, che racconta la vita clandestina a Roma e i rastrellamenti, specialmente nelle zone con forte presenza popolare e partigiana.

  5. “Roma Città Aperta” – RAI Storia, Documentari e Speciali (archivio RaiPlay)
    Documentari con interviste a sopravvissuti e storici, utile anche come fonte audiovisiva. Alcuni episodi raccontano proprio le retate nei rioni Appio e San Giovanni.


Fonti locali e mappe della memoria

  • “Memorie di Roma” – Progetto di Topografia della Memoria (IRSIFAR)
    https://www.topografiadellamemoria.it
    Questo sito mappa i luoghi della Resistenza a Roma. Puoi cercare i nomi delle vie dei quartieri Appio e San Giovanni per trovare segnalazioni di rastrellamenti, arresti, uccisioni.

  • Pietre d’inciampo (Stolpersteine)
    https://www.romaebraica.it
    Per identificare deportati e vittime dei rastrellamenti nella zona (utile per legare il blog a storie individuali).


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