Teatrino dei Burattini del Gianicolo

80
Fonte: passaggilenti.com
Tempo di lettura: 2 minuti

a cura redazione BLOG Giano PH

Introduzione

Il Teatrino dei Burattini del Gianicolo è un microscopico teatro all’aperto situato sotto i pini di Piazzale Garibaldi, che ogni fine settimana anima l’antico colle con spettacoli popolari di burattini. Attivo dal 1959, è diventato un simbolo della tradizione della Commedia dell’Arte nella Roma contemporanea.

Storia e origini

Carlo Piantadosi, migrato da Napoli a Roma nel 1947, dopo anni di apprendistato e sperimentazione, si è stabilito sul Gianicolo nel 1959 con un suo baracchino verde di legno. Lì ha dato vita a spettacoli improvvisati ispirati alla Commedia dell’Arte, con maschere come Pulcinella, il Diavolo, la Morte e il Carabiniere.

Tradizione e affermazione

Si inserisce in una tradizione secolare del teatro di strada, radicata nel Rinascimento e consolidata nel XIX secolo. I burattinai sfruttavano queste piazze per esprimere satira sociale e intrattenimento popolare.

Organizzazione e struttura del teatro

  • Struttura: baracca di legno, verde, autentico “castelletto” mobile pur fisso nel luogo.
  • Frase commemorativa: sulla facciata campeggia la scritta “non tirate i sassi…” – un appello alla buona educazione e al sostegno economico (tradizionalmente un’offerta minima di 1 €).
  • Modalità di fruizione: spettacoli non a orari fissi, ma determinati dalla presenza del pubblico; l’atmosfera generazionale ha un forte impatto emotivo .

Il repertorio e la performance

Il repertorio è tipico della Commedia dell’Arte: nulla è rigidamente scritto, ma il canovaccio si evolve in forma improvvisata. La tradizione di genere privilegia il linguaggio dialettale, la satira sociale e le battute fisiche (le “bastonate”). Le maschere – Pulcinella e i suoi compagni – incarnano il mondo popolare burlesco e la satira corrosiva.

Continuità e trasformazione

  • Dopo la morte di Carlo (2012) e poi di Agnese Piantadosi, la tradizione è stata mantenuta dalla famiglia e oggi da Manuel Pernazza e Alessia Luongo (Compagnia Pulcinellarte).
  • La compagnia ha restaurato il teatrino e continua a proporre gli spettacoli con passione, rinnovando un pezzo della memoria culturale di Roma.

Ruolo culturale e patrimoniale

Il Teatrino è definito dal Ministero dei Beni Culturali “testimonianza superstite di una forma di spettacolo collegata alla storia della Commedia dell’Arte”. Non è soltanto intrattenimento, ma anche patrimonio immateriale: attira famiglie, turisti e studiosi, ponendosi come soggetto di interesse antropologico e teatrale.

Conclusioni

Il Teatrino dei Burattini del Gianicolo è un esempio emblematico di tradizione popolare viva, capace di restare rilevante. Grazie all’impegno generazionale, conserva un patrimonio storico che va oltre il semplice folklore – è un luogo di resistenza culturale, linguistica e teatrale. In un’epoca digitale, rappresenta un’anomalia preziosa: il ritorno alla fisicità, alla presenza, alla partecipazione collettiva.


Bibliografia

  1. Alessandra La Ruffa, Teatro dei burattini del Gianicolo: una magia che si rinnova, Passaggilenti, 2018 (turismoroma.it, passaggilenti.com).
  2. “Teatrino dei Burattini del Gianicolo”, Turismo Roma, www.turismoroma.it, dati 1959–presente (turismoroma.it).
  3. “Il teatro dei burattini al Gianicolo”, Roman‑ce (2017) (roman-ce.com).
  4. Notizie su Carlo e Agnese Piantadosi e su Pulcinellarte: Dimensione Suono Roma (2020) (dimensionesuonoroma.it).
  5. Storia del teatro dei burattini in Italia: Wikipedia, “Teatro dei burattini” (it.wikipedia.org).
  6. Gaetano Santangelo e la tradizione romana del burattino: Wikipedia (it.wikipedia.org).

Teatrino di Pulcinella Gianicolo


GIANO Public History APS è afferente all’Albo della Cittadinanza Attiva e delle Reti Civiche del Comune di Roma e all’Albo delle Associazioni Culturali del Municipio Roma V. Sostienici con il 5×1000 : 97901110581