a cura redazione BLOG Giano PH
Introduzione:
L’architettura industriale, spesso trascurata in favore di edifici più celebrati, nasconde talvolta veri e propri capolavori ingegneristici e artistici. A Roma, nel quartiere di Tor Sapienza, sorge uno di questi esempi: il deposito ATAC, opera dello Studio Nervi, guidato dal geniale Pier Luigi Nervi. Questo blog intende esplorare la storia, le caratteristiche costruttive e l’importanza di un’opera che, pur nella sua funzione pratica, incarna i principi di innovazione e bellezza propri dell’architettura moderna italiana.
Contesto Storico e la Nascita del Deposito:
Il periodo post-bellico a Roma fu caratterizzato da una rapida espansione urbana e da una crescente necessità di infrastrutture per supportare il trasporto pubblico. L’ATAC (Azienda Tramvie e Autobus del Comune di Roma) si trovò ad affrontare la sfida di potenziare la propria rete e i propri depositi per ospitare una flotta in costante crescita. Fu in questo contesto che, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, si avviò il progetto per il nuovo deposito di Tor Sapienza.
La scelta dello Studio Nervi per un incarico di tale portata non fu casuale. Pier Luigi Nervi era già una figura di spicco nel panorama dell’ingegneria e dell’architettura internazionale, rinomato per la sua maestria nell’uso del cemento armato e per la sua capacità di coniugare funzionalità, economia e una profonda sensibilità estetica. Opere come il Palazzetto dello Sport e il Palazzo dello Sport all’EUR avevano già dimostrato la sua genialità nella creazione di strutture leggere, eleganti e al tempo stesso estremamente robuste.
L’Approccio Nerviano: Funzionalità ed Estetica Strutturale:
Il deposito di Tor Sapienza rappresenta un esempio emblematico dell’approccio di Nervi alla progettazione. L’edificio, pur nella sua natura di infrastruttura di servizio, è concepito con una meticolosa attenzione alla logica strutturale, che si traduce in una raffinata estetica.
Le caratteristiche salienti includono:
- Coperture in Ferrocemento: Nervi fu un pioniere nell’uso del ferrocemento, un materiale da lui stesso perfezionato, che permetteva di realizzare strutture sottili, leggere e resistenti, con un notevole risparmio di materiale. Le coperture del deposito, con le loro forme ondulate o a “shed” (a seconda delle specifiche sezioni), non sono solo funzionali a illuminare naturalmente gli spazi interni e a convogliare l’acqua piovana, ma rappresentano anche un elemento di grande impatto visivo.
- Volumetrici Spaziosi e Razionali: Gli ampi spazi interni, privi di pilastri intermedi, erano essenziali per consentire la manovra e la sosta di numerosi autobus. Nervi raggiunse questo obiettivo attraverso l’uso di grandi luci strutturali, tipiche delle sue opere, che conferivano al deposito una sensazione di leggerezza e ariosità, nonostante le dimensioni imponenti.
- Integrazione tra Struttura e Architettura: Per Nervi, la struttura non era un mero scheletro da rivestire, ma l’essenza stessa dell’architettura. Nel deposito di Tor Sapienza, gli elementi strutturali – pilastri, travi, volte – sono esposti e diventano parte integrante del linguaggio architettonico, rivelando la logica costruttiva e conferendo all’edificio un carattere onesto e potente.
- Luce Naturale e Ventilazione: La progettazione degli shed o delle volte permetteva un’ottimale illuminazione naturale e una buona ventilazione degli ambienti, aspetti cruciali per un’infrastruttura di questo tipo, migliorando le condizioni di lavoro e riducendo i costi energetici.
L’Eredità del Deposito di Tor Sapienza:
Oggi, il deposito ATAC di Tor Sapienza continua a svolgere la sua funzione originaria, testimoniando la durabilità e l’efficacia delle soluzioni ingegneristiche nerviane. Al di là della sua utilità pratica, l’edificio rappresenta un importante documento storico dell’architettura italiana del dopoguerra e un esempio della genialità di Pier Luigi Nervi nel trasformare la necessità funzionale in espressione artistica.
È fondamentale che opere di questo tipo, pur essendo “di servizio”, vengano riconosciute e valorizzate per il loro intrinseco valore architettonico e storico. Il deposito di Tor Sapienza è un monito che l’eccellenza progettuale non si limita agli edifici iconici, ma può permeare ogni aspetto della nostra infrastruttura urbana, contribuendo a definire il paesaggio e la qualità della vita.
Conclusioni:
Il deposito ATAC di Tor Sapienza, realizzato dallo Studio Nervi, è molto più di un semplice rimessaggio per autobus. È un’opera che incarna l’ingegno italiano, la bellezza della razionalità strutturale e la capacità di unire funzione ed estetica. Rappresenta un capitolo significativo nella storia dell’architettura moderna a Roma e merita di essere studiato e ammirato per la sua intriseca grandezza.
Bibliografia
Opere generali su Pier Luigi Nervi:
- Nervi, Pier Luigi. Scienza o arte del costruire? Roma: Edizioni Kappa, 1990 (o edizioni successive). (Testo fondamentale dello stesso Nervi, offre spunti sulla sua filosofia progettuale).
- Nervi, Pier Luigi. Structures. New York: F.W. Dodge Corp., 1956. (Un classico sull’approccio strutturale di Nervi).
- Huxtable, Ada Louise. Pier Luigi Nervi. New York: George Braziller, 1960. (Uno dei primi studi critici importanti su Nervi in inglese).
- Ciucci, Giorgio, e Zevi, Bruno (a cura di). Pier Luigi Nervi: l’architettura come sfida ingegneristica. Milano: Electa, 2010. (Catalogo di mostra, ricco di immagini e saggi critici).
- Desideri, Paolo, et al. Pier Luigi Nervi: Architecture as Challenge. Milano: Silvana Editoriale, 2010. (Un altro volume di catalogo di mostra, spesso ben illustrato).
- Iori, Tullia. Pier Luigi Nervi: Dalla Scienza all’Arte del Costruire. Roma: Aracne Editrice, 2012. (Approccio analitico e critico).
Opere specifiche sull’architettura romana del dopoguerra e infrastrutture:
- Cutini, Valter. Roma moderna: Guida di architettura. Torino: U. Allemandi & C., 2007. (Potrebbe contenere brevi schede o riferimenti al deposito di Tor Sapienza o ad altre opere industriali significative a Roma).
- Cellini, Patrizia, et al. Architettura del ‘900 a Roma: cento luoghi e cento anni. Roma: Gangemi Editore, 2012. (Anche qui, possibile trovare riferimenti a opere “minori” ma significative).
- Studi sulle infrastrutture di trasporto pubblico a Roma: Sebbene più difficili da reperire come monografie accademiche, tesi di laurea o articoli su riviste specializzate in storia dell’architettura o ingegneria potrebbero aver trattato specificamente i depositi ATAC o le infrastrutture di trasporto romano.
Articoli e Saggi (da cercare in banche dati accademiche):
- Cercare articoli su riviste come Casabella, Domus, L’Architettura. Cronache e storia, Costruire in laterizio, Rassegna di Architettura e Urbanistica, Journal of the Society of Architectural Historians (JSAH), Architectural Review, ecc., utilizzando parole chiave come “Pier Luigi Nervi”, “Deposito ATAC Tor Sapienza”, “Architettura industriale Roma”, “Ferrocemento Italia”. Potrebbero esserci saggi specifici sul deposito o su tipologie costruttive simili.
- Consultare gli atti di convegni sull’opera di Pier Luigi Nervi o sull’architettura del dopoguerra.
Risorse online affidabili:
- Archivio Pier Luigi Nervi (Progetto Nervi – MAXXI Architettura, Roma): Il MAXXI detiene una parte significativa dell’archivio Nervi. Spesso mettono a disposizione digitalizzazioni di disegni, fotografie e documenti. È una risorsa preziosa per la ricerca primaria. (Cerca “MAXXI Archivi di Architettura – Nervi”).
- Siti di università e centri di ricerca: Dipartimenti di Architettura o Ingegneria di università italiane (es. La Sapienza, Roma Tre, Politecnico di Milano, ecc.) potrebbero ospitare progetti di ricerca o pubblicazioni online relative a Nervi o all’architettura romana del periodo.
- Enciclopedie online accademiche: Ad esempio, Treccani.it può fornire voci utili su Pier Luigi Nervi e il contesto architettonico italiano.
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