La strage di Kos: un eccidio dimenticato della Seconda guerra mondiale

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La lapide al cimitero di Kos con l'elenco dei militari italiani uccisi dai tedeschi (Fonte: ciociariaoggi.it)
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a cura redazione BLOG Giano PH

Contesto storico

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tra l’Italia e gli Alleati, le isole del Dodecaneso — occupate dagli italiani dal 1912 — diventarono un importante campo di battaglia tra le forze tedesche e quelle italo-britanniche. L’isola di Kos, in particolare, fu teatro di un tragico episodio che vide il massacro di decine di ufficiali italiani da parte delle truppe tedesche.

La battaglia per Kos

Dopo l’armistizio, le forze italiane sull’isola (circa 4.000 uomini) rimasero in una situazione ambigua. Molti soldati si schierarono con gli Alleati, aiutando l’arrivo di circa 1.500 truppe britanniche. Il 3 ottobre 1943, però, le truppe tedesche lanciarono l’Operazione Eisbär, un attacco per riconquistare l’isola. Dopo una breve ma dura resistenza, Kos fu riconquistata dai tedeschi il 4 ottobre 1943.

La strage

Il giorno seguente, il 5 ottobre 1943, iniziò la rappresaglia. I tedeschi catturarono circa 100 ufficiali italiani del Regio Esercito che avevano collaborato con gli inglesi. Accusati di tradimento, 103 ufficiali furono giustiziati sommariamente. L’ordine veniva direttamente da Hitler, che riteneva che gli italiani che avevano cambiato fronte dopo l’armistizio fossero da considerarsi traditori.

I prigionieri furono fucilati nei pressi dell’aeroporto dell’isola, e i corpi sepolti in fosse comuni.


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Le responsabilità

L’eccidio fu ordinato dal generale Friedrich-Wilhelm Müller, conosciuto anche come il “macellaio di Creta” per i suoi crimini di guerra nel Mediterraneo. Dopo la guerra, Müller fu catturato, processato dalle autorità greche e giustiziato nel 1947 per crimini di guerra.

Una memoria tardiva

Per decenni la strage di Kos fu quasi dimenticata. Solo negli ultimi anni, grazie a ricerche storiche e testimonianze, l’episodio ha iniziato a ricevere l’attenzione che merita. Nel 2015, il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha reso omaggio agli ufficiali caduti durante una visita ufficiale a Kos.

Conclusione

La strage di Kos rappresenta uno dei tanti episodi oscuri della Seconda guerra mondiale che mostrano la brutalità dei conflitti e la complessità delle scelte che gli uomini furono costretti a fare. Ricordare questi eventi è fondamentale per preservare la memoria e rendere giustizia a chi ha pagato con la vita la fedeltà all’onore militare e alla libertà.


Libri e monografie

  1. Daria S. Bonfietti, La strage degli ufficiali italiani a Kos (2021)
    Edito da ANPI e Istoreco, fornisce una sintesi accurata dell’eccidio, con testimonianze e documenti emersi negli anni recenti.
  2. Alfonso Mignone, Kos. Una strage dimenticata (2007)
    Uno dei testi più completi sull’argomento. Approfondisce il contesto militare, politico e giudiziario. Pubblicato da Mursia.
  3. Gabriele Franzini, Kos: l’eccidio dei 103 ufficiali italiani (2015)
    Basato su fonti d’archivio e testimonianze dirette. Include una lista dettagliata dei caduti identificati.
  4. Giuseppe Filippi, Dodecaneso: le operazioni militari dopo l’8 settembre 1943 (1985)
    Fondamentale per comprendere l’intero contesto delle operazioni italiane nel Dodecaneso.
  5. Filippo Focardi, Il cattivo tedesco e il bravo italiano (2013)
    Analizza il mito autoassolutorio dell’Italia postbellica e il silenzio sulla responsabilità italiana nella guerra, incluso il caso di Kos.

Articoli, riviste e saggi

  1. “La strage di Kos: memoria e oblio”, in Prometeo Magazine, aprile 2025
    Analisi culturale e politica della mancata memoria pubblica di questo eccidio.
  2. “Kos, 1943: il massacro degli ufficiali italiani”, in Storia e Futuro, n. 20, 2012
    Articolo accademico con ricostruzione basata su fonti militari tedesche e italiane.
  3. “Kos: i 103 dimenticati”, in Limes, 2006
    Analisi geopolitica e memoriale della presenza italiana nel Dodecaneso.

Fonti d’archivio

  1. Archivio Centrale dello Stato (Roma)
    • Fondo RSI – Ministero della Guerra: documenti sulla repressione tedesca post-armistizio.
    • “Armadio della vergogna” – incartamenti desecretati nel 1994, relativi all’eccidio di Kos.
  2. Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito (USSME)
    • Rapporti ufficiali dell’epoca sul 10° Reggimento “Regina” e sul fronte del Dodecaneso.
  3. Processo di Norimberga e atti del Tribunale Militare di Atene
    • Documentazione relativa al processo e alla condanna a morte del generale Friedrich-Wilhelm Müller nel 1947.

Siti e risorse online