La Strage di Piazza della Loggia: Brescia non dimentica

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Brescia. Una storica immagine dei soccorsi dopo la strage di piazza loggia. Fonte BresciaOggi
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a cura redazione BLOG Giano PH

Un luogo di storia e memoria

Nel cuore di Brescia si apre Piazza della Loggia, una delle piazze più eleganti e ricche di storia della città. Incorniciata da edifici rinascimentali e dominata dal palazzo della Loggia — oggi sede del Comune — questa piazza è da sempre un centro di vita civica e politica. Ma il suo nome è legato anche a uno dei momenti più bui della storia repubblicana italiana: la strage del 28 maggio 1974.

28 maggio 1974: il giorno della strage

Quel martedì mattina, la piazza era affollata per una manifestazione antifascista indetta dai sindacati e dal Comitato unitario contro il terrorismo neofascista. In un’Italia attraversata dalla tensione politica e sociale degli “anni di piombo”, anche Brescia sentiva il bisogno di alzare la voce contro la violenza.

Alle ore 10:12, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti esplose durante il comizio, provocando 8 morti e oltre 100 feriti. Tra le vittime vi erano insegnanti, operai, sindacalisti. La bomba era stata piazzata con l’intento di colpire una manifestazione democratica: fu un atto di terrorismo di matrice neofascista.

Foto dalla rete

Una lunga ricerca della verità

La strage di Piazza della Loggia è diventata il simbolo di una verità negata per decenni. I processi si sono susseguiti per anni, tra archiviazioni, assoluzioni e nuovi sviluppi. Solo nel 2015, dopo più di 40 anni, la Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per Carlo Maria Maggi (dirigente di Ordine Nuovo) e Maurizio Tramonte (informatore dei servizi segreti), riconoscendoli come mandanti della strage.

Memoria e impegno civile

Oggi Piazza della Loggia è un luogo della memoria. Sulla pavimentazione, una targa ricorda i nomi delle vittime, mentre ogni 28 maggio la città si raccoglie per commemorare quel tragico evento. È un’occasione per riflettere sul valore della democrazia, della libertà e sul dovere della memoria come argine all’odio e all’indifferenza.

Conclusione

Ricordare la strage di Piazza della Loggia significa rinnovare ogni anno un impegno civile e collettivo: quello di non dimenticare. Brescia ha saputo trasformare il dolore in memoria viva, riaffermando con forza i valori della convivenza democratica e della giustizia.


Bibliografia

  • Giacomo Pacini, Le altre Gladio. La lotta segreta anticomunista in Italia. 1943–1991, Einaudi, 2014.
  • Benedetta Tobagi, Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita, Einaudi, 2013.
  • Saverio Ferrari, Stragi e mandanti. Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Bologna, BFS Edizioni, 2020.
  • Commissione parlamentare d’inchiesta sulle stragi, Relazione conclusiva, 2001.
  • Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico – AAMOD: testimonianze e materiali d’epoca sulla strage.
  • Comune di Brescia – Sezione Memoria: www.comune.brescia.it (consultato per documenti commemorativi e atti ufficiali).

RAIPlay – Piazza della Loggia – Le voci dopo la strage