A cura di Marco Lodi
Il confino politico nei paesi comunisti era una pratica utilizzata per isolare e reprimere dissidenti, oppositori politici e persone considerate una minaccia al regime. Si trattava di una forma di persecuzione che poteva includere l’esilio forzato in aree remote, la deportazione in campi di lavoro forzato o la reclusione in ospedali psichiatrici.
Deportazioni e Gulag (URSS)
– L’Unione Sovietica, sotto Stalin, istituì il sistema dei Gulag, campi di lavoro forzato in Siberia e altre zone remote, dove venivano inviati dissidenti politici, intellettuali, religiosi e persino membri del partito caduti in disgrazia.
– Le deportazioni riguardavano anche intere popolazioni (come i Tatari di Crimea e i Ceceni), accusate di essere nemiche dello Stato.
Laogai (Cina)
– La Cina maoista istituì i Laogai, campi di rieducazione attraverso il lavoro, in cui venivano inviati oppositori politici, religiosi e persino persone sospettate di atteggiamenti “controrivoluzionari”.
– Durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976), molti intellettuali e funzionari furono mandati nelle campagne per la “rieducazione”.
Rieducazione e prigioni politiche (Cuba, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia)
– A Cuba, i dissidenti politici venivano incarcerati o inviati in campi di rieducazione.
– In Corea del Nord esistono ancora oggi campi di prigionia per oppositori del regime.
– In Cambogia, durante il regime di Pol Pot (Khmer Rossi), le persone accusate di essere controrivoluzionarie venivano uccise o mandate nei “killing fields”.
Ospedali psichiatrici (URSS e altri paesi dell’Est)
– In Unione Sovietica e in altri paesi comunisti dell’Europa orientale, i dissidenti venivano spesso internati in ospedali psichiatrici (Psikhushka), con la motivazione che opporsi al socialismo fosse una malattia mentale.
Esilio interno e marginalizzazione
– Oltre alla reclusione, molti oppositori venivano esiliati in regioni isolate o privati della possibilità di lavorare, pubblicare scritti o partecipare alla vita pubblica.
Esempi di vittime del confino politico
– Aleksandr Solženicyn – Scrittore sovietico, sopravvissuto ai Gulag, autore di Arcipelago Gulag.
– Andrej Sacharov – Scienziato e dissidente sovietico, confinato a Gor’kij.
– Liu Xiaobo – Attivista cinese per i diritti umani, imprigionato più volte.
– Václav Havel – Drammaturgo e dissidente cecoslovacco, poi presidente della Repubblica Ceca.
Bibliografia
- Gulag. Storia dei campi di concentramento sovietici, di Anne Applebaum (Autore)
Luisa Agnese Dalla Fontana (Traduttore), 2005 - I laogai cinesi. I lager del terzo millennio, Laogai Research Foundation It. (Curatore), 2011
- Nel paese della grande menzogna, URSS 1926-1935, di Ante Ciliga, Paolo Sensini, 2007
Videografia